Quando si parla di musica e registrazione, si pensa quasi sempre alle cuffie e alla loro importanza esclusiva. È vero, le cuffie sono decisive per far sì che esce un buon lavoro, ma sono gli unici elementi che possono determinare il livello di un prodotto? Certo che no, perché un ruolo altrettanto fondamentale lo giocano i microfoni.
Le cuffie e i microfoni hanno un elemento in comune: non sono tutti uguali. Anzi, i microfoni in particolare offrono una vasta gamma di prodotti, tutti diversi e tutti con caratteristiche molto peculiari, che si adattano ai lavori più creativi.
In questa guida andremo a vedere un po’ in generale quali microfoni potete trovare in giro, concentrandoci maggiormente sui modelli cosiddetti omnidirezionali, le loro caratteristiche e le migliori marche.
Tipologie e categorie di microfoni
Come abbiamo accennato sopra, i microfoni presenti in commercio sono tanti e tutti differenti per caratteristiche e utilizzi. Senza entrare troppo nei tecnicismi, è bene però che sappiate una cosa molto importante: le categorie di microfoni esistenti si dividono in un certo modo a seconda della direzione del suono (gli schemi polari, che vedremo in seguito) e delle modalità di registrazione.
Vediamo ora quali sono le tipologie più tradizionali che si possono trovare sul mercato, in seguito ci concentreremo sugli omnidirezionali.
- Dinamici: questi microfoni possono essere tranquillamente definiti come i più classici e utilizzati. Sono microfoni per gli spettacoli dal vivo, perché riescono a registrare suoni molto forti e sono microfoni resistenti. Certo, in questo senso si rivelano meno ferrati per registrare in studio e sono meno attenti ai dettagli acustici, ma dalla loro hanno un prezzo imbattibile.
- Condensatore: ecco, questi microfoni, al contrario dei precedenti, non sono per nulla progettati per essere utilizzati dal vivo. Sono microfoni calibrati sulla registrazione in studio e poco altro. Questo non significa che siano poco utilizzati, anzi: quasi tutti i produttori li posseggono. I loro grandi pregi riguardano la registrazione dei suoni quasi invisibili, dei dettagli anche a volumi molto alti e potenti. Il costo, chiaramente, si alza.
- Nastro: questa categoria di microfoni è assolutamente la più delicata di tutte. In questo senso, bisognerà distinguere dal resto proprio da un punto di vista qualitativo. I microfoni a nastro sono estremamente settoriali e vengono usati solo e soltanto in studio. I prezzi, anche in questo caso, sono molto alti.
Direzione e schemi polari
Ho aperto il precedente paragrafo accennando alla direzione e ai cosiddetti “schemi polari”. Dovete sapere che non tutti i microfoni registrano tutto quello che percepiscono, anzi. C’è da dire che, appunto, le varie categorie di microfoni si distinguono sulla direzione del suono che riescono a percepire e registrare.
Gli schemi polari determinano proprio questo, le direzioni dei suoni. Mi spiego meglio: a seconda di dove parlo o canto, se sulla parte anteriore, posteriore o laterale di un microfono, mi servirà uno specifico modello di microfono. Ma quali sono gli schemi polari? Vediamo i più importanti.
- Omnidirezionale: come prima tipologia, vorrei parlarvi di quello che interessa ai lettori della guida. Un microfono omnidirezionale, come suggerisce il nome, è un microfono che ha la capacità di registrare qualsiasi rumore o suono che proviene da ogni direzione. Prende tutto, in sostanza. Per farvi un esempio più specifico, i microfoni lavalier sono classici microfoni omnidirezionali.
- Cardioide: il nome deriva dalla forma molto simile a quella di un cuore. Registrano principalmente suoni anteriori, percepiti con la parte davanti del microfono stesso. Già se i suoni vengono dai lati e da dietro, un cardioide li registrerà a volume molto più basso o nullo.
- Shotgun: questi microfoni, detti “fucili”, hanno una forma molto riconoscibile. Sono lunghi e affusolati, e vanno puntati direttamente su quello che c’è da registrare. Non è un caso, infatti, che li utilizzi principalmente il mondo del cinema e della tv.
Migliori marche
Ora che abbiamo compreso fino in fondo il significato e gli utilizzi dei microfoni omnidirezionali, così come quelli delle altre categorie di microfoni, vale la pena concentrarsi un po’ sui migliori modelli.
La qualità di un microfono omnidirezionale ovviamente non può prescindere dalla meccanica, dalla conformazione, dai materiali di costruzione e soprattutto dalla marca. Ce ne sono alcune che risultano essere delle vere e proprie garanzie. Ne vedremo due in particolare: Jabra e Gyvazla.
La Gyvazla propone una gamma davvero più che professionale. Diciamo che è molto importante capire che questi microfoni vengono utilizzati soprattutto dagli esperti, coloro che realizzano podcast e chiunque lavori col suono. Anche i microfoni Gyvazla hanno un’altissima compatibilità con tutto: tablet, smartphone e pc.
In generale bisogna dire che non tutti i microfoni hanno un jack di collegamento che riesce ad adattarsi a specifici dispositivi. È molto importante quindi che controlliate, ripeto, la compatibilità: prima di fare qualsiasi acquisto fate in modo di vedere se il microfono può collegarsi al dispositivo che preferite.
Prezzi
Quando si ha a che fare con i microfoni omnidirezionali, ma in generale con tutti i microfoni, bisogna stare molto attenti nella gestione delle finanze. Non è infatti per nulla scontato che si scelga davvero il miglior microfono per rapporto qualità prezzo e il rischio di cadere in qualche trappola è molto alto.
In generale c’è da dire che, soprattutto riguardo i microfoni omnidirezionali, c’è una vasta gamma di scelta e possibilità, anche a livello di costi. Non hanno un range di prezzo così ristretto, anzi. Partendo dalla base, ovvero dai microfoni lavalier, si possono trovare tra i 10 e i 30 euro. I più professionali costano leggermente di più, ma mai sopra i 40 euro.